Il dolore all’anca può essere qualcosa di altamente invalidante ed è un sintomo dovuto a diverse cause:
- Traumi: può manifestarsi dolore a carico di questa articolazione in seguito a fratture di origine traumatica, che possono interessare pazienti di qualsiasi età, anche se le più frequenti si verificano negli anziani, in particolare tra coloro che soffrono di osteoporosi;
- Coxoartrosi: è l’artrosi dell’anca, ovvero un processo di degenerazione progressiva della cartilagine articolare; i sintomi principali sono dolore all’inguine e difficoltà nel camminare;
- Tendinite del Medio Gluteo: è un muscolo che serve per stabilizzare l’anca, quando i suoi fasci si infiammano, dando origine ad una tendinite; il dolore che si avverte coinvolge il fianco, la coscia ed il gluteo, con un irrigidimento che limita la deambulazione;
- Borsite: la borsa è una struttura situata all’interno dell’articolazione, che, in seguito ad un processo infiammatorio, può riempirsi di liquido sinoviale, provocando dolore;
- Calcificazioni del grande trocantere: quando un processo infiammatorio si protrae nel tempo, si possono creare accumuli di calcio a livello della testa del femore, dando origine alle cosiddette calcificazioni, che creano uno stato doloroso.
Quando l’anca presenta delle problematiche, spesso, riverbera il dolore in distretti annessi, come l’inguine o lungo la gamba fino al ginocchio.
Come per qualsiasi altro stato doloroso, è fondamentale eseguire una corretta diagnosi differenziale e individuare la causa del problema per poter intervenire con un programma riabilitativo mirato.
Rimedio per il dolore all’anca
In fase acuta, consigliamo:
- FREMS e LASER YAG: quando ci troviamo in una fase acuta, il sintomo è costante, invalidante e presente, soprattutto a riposo; in questo caso, si interviene con una terapia antinfiammatoria, utilizzando elettromedicali come FREMS e Laser Yag; si tratta di due macchinari che non aggrediscono i tessuti e che agiscono in maniera sinergica e diretta sul dolore e sull’infiammazione.
Al termine della seduta riabilitativa, può aiutare l’applicazione di un taping neuromuscolare drenante, che potenzia l’effetto antinfiammatorio della terapia strumentale.
In face cronica, consigliamo:
- TECAR TERAPIA: garantisce un’azione sul sistema circolatorio, grazie alla stimolazione cellulare, agisce sull’infiammazione e promuove la guarigione dei tessuti lesionati dal trauma o di quelli degenerati, come in caso di artrosi; quando si cronicizza un dolore all’anca, si assume una postura alterata causata da muscoli retratti, che, come difesa dal dolore, vanno in contrattura; di conseguenza, anche l’andatura sarà errata, per cui è importante intervenire per interrompere questo circolo vizioso; si può ricorrere alla ginnastica posturale Mezieres e all’osteopatia; entrambi gli approcci terapeutici sono validi e utili a ripristinare l’armonia e l’equilibrio muscolo-scheletrico;
- Onde d’urto: in caso di calcificazioni del grande trocantere, la terapia elettiva è quella delle onde d’urto, che, attraverso la pressione meccanica, determinano un processo di stimolazione dei tessuti, permettendo un ritorno alla normalità già dalle prime applicazioni;
- Pompa diamagnetica CTU MEGA 18: in presenza di borsite, possiamo sfruttare la potenza drenante ed antinfiammatoria di questo strumento, che ci dà anche la possibilità di far penetrare il principio attivo di diversi farmaci direttamente nell’articolazione, senza dover ricorrere all’infiltrazione.