Osteopenia: cos’è e quali sono i rimedi

L’osteopenia è la riduzione della massa ossea; è definita come quella condizione ossea per cui vi è una densità minerale al di sotto dei valori di normalità, ma che ancora non può considerarsi osteoporosi. 

In sostanza, ne derivano ossa più sottili e deboli.

Entro certi limiti, l’osteopenia è da considerare parte del naturale processo di invecchiamento: il tessuto osseo, infatti, col passare degli anni subisce una progressiva riduzione quantitativa e qualitativa.

La massa ossea rimane stabile ai valori massimi entro i primi 30-40 anni di vita, durante i quali l’osteogenesi, ossia il processo di formazione di tessuto osseo, è all’incirca pari al riassorbimento osseo. 

Dopo questo periodo, l’attività degli osteoblasti, cioè le cellule responsabili della formazione di nuovo tessuto osseo, comincia a ridursi, mentre quella degli osteoclasti, quindi le cellule deputate all’osteolisi, si mantiene ai livelli precedenti.

Spesso, l’osteopenia si presenta negli anni immediatamente successivi alla menopausa ed è legata al naturale calo degli estrogeni, ossia gli ormoni necessari anche per il normale metabolismo osseo e che, insieme a paratormone e calcitonina, regolano l’equilibrio tra la produzione e il riassorbimento osseo. 

Osteopenia sintomi

L’osteopenia in sé non causa sintomi particolari, ma la sua presenza è un fattore che predispone alle fratture ossee.

Una frattura ossea da osteopenia, così come quella da osteoporosi, è una condizione molto dolorosa, che, in alcune sedi anatomiche, per esempio l’anca, fatica a guarire spontaneamente e, per tale motivo, richiede un intervento chirurgico riparativo.

Alcune fratture ossee da osteopenia, che riguardano le vertebre della colonna, quindi fratture vertebrali o spinali, sono invece del tutto indolori. 

In tali frangenti, l’individuazione del problema avviene in maniera del tutto casuale. 

Più comunemente, l’osteopenia si manifesta in determinate tipologie di soggetti, come:

  • donne in menopausa;
  • fumatori;
  • alcoolizzati;
  • anziani;
  • pazienti in sottopeso o malnutriti.

Osteopenia lieve o severa

Per una diagnosi corretta, l’esame più indicato è la cosiddetta densitometria ossea.

La densitometria ossea è una tecnica diagnostica che permette di valutare la densità minerale ossea, ossia quel parametro che, in caso di osteopenia e osteoporosi, è inferiore ai valori normali.

Altri esami diagnostici a cui i medici potrebbero ricorrere in caso di sospetta osteopenia sono:

  • tomografia computerizzata quantitativa;
  • tomografia computerizzata quantitativa periferica;
  • ultrasonografia ossea quantitativa.

Lo strumento per la densitometria ossea descrive la densità minerale ossea di un individuo attraverso due parametri, denominati “T score” e “Z score“.

Il “T score” è la misura di quanto il valore di densità minerale ossea del soggetto esaminato si discosta dal valore di riferimento, rappresentato dalla popolazione sana tra i 25 e i 30 anni e dello stesso sesso.

Lo “Z score“, invece, è la misura di quanto il valore di densità minerale ossea del soggetto esaminato si discosta dal valore di riferimento, rappresentato dalla popolazione sana di uguale età e sesso.

Per diagnosticare la presenza di osteopenia, il parametro d’interesse è il “T score”: se un individuo presenta un “T score” compreso tra -1 e -2,5, allora soffre di osteopenia.

Valore del T scoreSalute ossea
≥ -1Normale
< -1 e ≥ -2,5Osteopenia
< -2,5Osteoporosi
< -2,5 con fratturaOsteoporosi severa

Osteopenia cure

Per contrastare l’osteopenia, è fondamentale l’adozione di uno stile di vita sano e un piano dietetico che riduca il processo di riassorbimento osseo.

In aggiunta a ciò, lo specialista potrebbe prescrivere anche una terapia farmacologica

Sport e consigli

Per fronteggiare al meglio l’osteopenia e il rischio di fratture che ne derivano, si raccomanda uno stile di vita attivo: fare regolarmente attività fisica, almeno tre volte a settimana, con esercizi di carico e di resistenza risulta molto utile nel controllare e contrastare l’avanzare dell’osteopenia.

Il peso del corpo, unito alla forza di gravità che grava sulle ossa durante la pratica di attività sportive, rappresenta uno stimolo positivo per lo scheletro e per la deposizione ossea.

Tra i principali esercizi fisici di carico, rientrano: esercizi con pesi leggeri o elastici che servono a rinforzare la muscolatura e a renderla meno rigida. 

Una muscolatura più forte e meno rigida riduce il rischio di cadute accidentali, quindi anche di fratture.

Altro tipo di ginnastica utile consiste nell’esecuzione di esercizi fisici di resistenza e attività aerobiche, come camminata, marcia, ballo, salire e scendere le scale ecc.

Stile di vita e alimentazione

Un consiglio che ci sentiamo di dare in modo deciso è quello di smettere di fumare e di ridurre l’assunzione di sostanze alcoliche

In tali casi, la dieta osteopenia più indicata è quella che prevede un apporto adeguato di calcio e vitamina D. 

I cibi maggiormente ricchi di calcio sono il latte, i derivati del latte, le verdure a foglia verde ecc, mentre i cibi a più alto contenuto di vitamina D, invece, sono le uova, il salmone, le sardine, il pesce spada ecc. 

In alcuni casi, è consigliato l’utilizzo di integratori alimentari di calcio e vitamina D.

La salute delle nostre ossa è importante per condurre una vita sana; soprattutto per le donne, è fondamentale effettuare periodicamente esami diagnostici per verificare la densità ossea. 

In ogni caso, la prevenzione si conferma essere la cura migliore.

    1. zucchi mauro Agosto 27, 2020
      • Redazione Studio Delos Agosto 27, 2020

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